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Perché spesso su questo spazio mi metto a scrivere riguardo la mia professione o le cose collaterali che mi appassionano. Ma poi succedono cose molto serie, tipo l’addio di Sir Alex Ferguson dopo 24 anni di guida tecnica del Manchester United, e non posso non parlarne.
Anche perché ieri non ho potuto assistere al momento in diretta tv (avrei pagato una fortuna per trovarmi all’Old Trafford fisicamente) e stamattina ho passato del tempo a cercare video che rendessero un minimo le emozioni provate. Il meglio che ho trovato è questo:
Comunque non si scandalizzi nessuno se chiamo emozioni cose collegate al calcio. Ho un concetto di emozione che è lo stesso applicato ai film, ai momenti degni di essere vissuti e che non viene sporcato da interviste post-partita ai limiti della programmazione robotica, sempre uguali e banali, curate da manager della comunicazione più attenti a non dire cose scomode che ad esprimersi.
Ma non mi condizionano neanche gli scandali, le intercettazioni, i “31 scudetti” e tutte le menate. A me piace il campo, la palla che corre e tutte le emozioni che si provano attorno ad esso. Se queste cose hanno una persona capace di rappresentarle è senza dubbio Ferguson e ieri il suo saluto è bastato a garantire lo spettacolo all’Old Trafford.